Il vulcano Etna
L’Etna è uno dei vulcani più celebri e più grandi del mondo e domina quasi tutto il paesaggio della Sicilia orientale con la sua cima fumante che accompagna quasi costantemente chi viaggia in questa regione. Nonostante il rischio di eruzioni, il vulcano rimane una delle maggiori attrazioni turistiche dell’isola.
Il cratere principale è ancora pericolosamente attivo e sta diventando sempre più esplosivo, come dimostrano le spettacolari eruzioni del 2001 e del 2002, che hanno eclissato quelle del decennio precedente.
Nel Febbraio del 2021 un nuovo fenomeno è stato caratterizzato da fontana di lava, emissione di cenere eruttiva, ricaduta sul versante Est dell'Etna, boati uditi a grande distanza e una colata lavica che si è espansa lungo il versante occidentale della Valle del Bove.
L’Etna si presenta come un cono interrotto a 2900 m da un piano dal quale si eleva il cono terminale. Le falde del vulcano sono punteggiate da moltissimi crateri secondari, come quello della Valle del Bove, sul versante sud-orientale, i due crateri creatisi con l’eruzione del 1974 sul versante ovest; l’eruzione del 1669 portò invece alla formazione dei coni detti Monti Rossi.
Un anello di pareti circonda i pendii più bassi dell’Etna, tra cui i centri sciistici di Linguaglossa e Nicolosi, nei quali sono concentrati quasi tutti gli alloggi, i ristoranti e gli operatori che organizzano escursioni nella zona. I due percorsi principali per la vetta risalgono il versante nord e il versante sud.
Il versante nord del vulcano vanta alcuni dei paesaggi più belli. Dopo Piano Provenzana però la strada è attentamente sorvegliata. Se invece si vuole salire lungo il versante sud passata Nicolosi, il principale punto di partenza è il Rifugio Sapienza, un rifugio albergo di montagna.
Escursione sulla cima dell'Etna
L’attrazione principale è l’ascensione alla fascia superiore dell’Etna, che con il suoi 3323 m, è una vera imponente montagna con la differenza che qui c’è un vulcano attivo, il che rende l’esperienza ancora più emozionante.
Per salire alla vetta bisogna percorrere 10 km di pista accidentata, in gran parte coperta di lava; l’ascensione, un’escursione d’alta montagna che vale la fatica e permette di apprezzare appieno la potenza dell’Etna, può essere agevolata prendendo la funivia o utilizzando il servizio di jeep-minibus.
Nella parete superiore il vulcano assomiglia a un paesaggio lunare, e il terreno sotto i piedi sarà di volta in volta nero, grigio o rosso a seconda della lava.
Il materiale più recente giace in enormi pieghe, e mentre si sale i cartelli indicheranno i crateri minori più antichi; sotto i tetti rossi e i campi verdi delle colline più basse si allungano verso il mare. L’altitudine che si riesce a raggiungere dipende dell’attività vulcanica e dalle condizioni meteorologiche.
Se avete poco tempo o le condizioni atmosferiche impediscono la salita ai crateri dovrete accontentarvi degli scorci panoramici dell’Etna offerti dalla ferrovia Circumetnea, una ferrovia a scartamento ridotto che da Catania arriva fino a Riposto, dopo aver circumnavigato il vulcano, compiendo uno dei percorsi più affascinanti dell’isola.
Leggende
L’Etna era uno dei luoghi in cui i greci supponevano che Vulcano avesse la sua fucina, una descrizione adeguata della grande quantità di lapilli e fumo emessi dal cratere principale. Il filosofo Empedocle studiò il vulcano da vicino, vivendo in un osservatorio nei pressi della cima. Certamente questa esperienza segnò fortemente Empedocle, che nel 433 a.C. si gettò nel cratere principale nel tentativo di provare che i gas emessi dal vulcano avrebbero sospeso il suo peso corporeo.
Flora
Per quanto riguarda la vegetazione, l’Etna si divide in tre zone: fino a 1300 m si stende una zona coltivata seguita da un’area boscosa fino a 2000 m e da una zona arida nella fascia superiore, dove fino ai 2500 m crescono specie come il ginepro, il croco, la saponaria e l’artemisia e varietà endemiche come la violetta dell’Etna e lo spino santo o astragalo etneo; pochissime specie riescono a vivere oltre i 2500 m.
Fauna
La fauna comprende mammiferi di piccola taglia come volpi, lepri, conigli, donnole, martore, furetti, ricci e qualche raro gatto selvatico.
Parco dell'Etna