Isola di Salina

L’antico nome di Salina, Didyme (“gemella”), si riferisce ai due coni vulcanici che conferiscono all’isola dell'arcipelago delle Eolie la sua forma caratteristica. Entrambi i vulcani, Monte dei Porri e il Monte Fossa delle Felci, sono estinti da tempo, ma le loro passate eruzioni, unite all’abbondanza di acqua hanno donato a Salina il terreno più fertile di tutto l’arcipelago.

Il principale porto di imbarco per l’isola di Salina è quello di Milazzo, da cui partono numerose navi e aliscafi in direzione dell’arcipelago.

D’estate sono aperti dei chioschi di informazioni turistiche a Rinella, Malfa e Santa Marina Salina; nel resto dell’anno le informazioni turistiche sono reperibili all’ufficio turistico di Lipari.

Le pendici dei monti sono verdeggianti, sull’isola crescono oltre 400 specie di piante, alcune delle quali endemiche, come la varietà di senecio e Limonium, e il manto arboreo di Salina, dove abbondano i pini, contrasta fortemente con i nudi dirupi delle isole vicine. Sono presenti anche esotici fiori violetti dei capperi e numerosi vigneti dai quali si ricava il vino malvasia, due coltivazioni molto diffuse i cui prodotti sono in vendita in tutta l’isola presso le abitazioni o le case coloniche. Queste due specialità eoliane sono prodotte in tutto l’arcipelago ma, mentre la coltivazione dei capperi è ancora fiorente ovunque, la produzione della malvasia langue, vittima del generale abbandono delle campagne, tanto che molto spesso il vino offerto nelle altre isole viene da Saline o è importato dalla Sicilia.

Cosa vedere sull'isola di Salina

Santa Marina Salina

Principale porto e centro dell’isola, il centro abitato è attraversato dalla strada principale Via Risorgimento, fiancheggiata da stupende cose eoliane, edifici squadrati e variopinti con finestre rotonde, negozio di design, qualche caffè e alcuni negozi di alimentari. Santa Marina è un ottimo punto di partenza da cui esplorare il resto dell’isola.

Madonna del Terzito e Monte Fossa delle Felci

Monte Fossa delle Felci offre la possibilità di compiere escursioni e visitare la riserva naturale. Il Santuario della Madonna del Terzito si trova in località Valdichiesa, nella valle che separa i due vulcani. Il santuario è meta di pellegrinaggi, soprattutto nel periodo della Festa dell’Assunzione il 15 agosto. Dalla chiesa si può seguire un sentiero che sale alla sommità del vulcano. Lungo il percorso si può ammirare una flora assai varia e colorata, fra cui violette asparagi selvatici e una pianta conosciuta localmente come cipudazza (Urginea marittima) che un tempo veniva venduta ai calabresi che ne ricavavano un sapone che utilizzavano come veleno per i topi. Una volta raggiunta la sommità si può ammirare un panorama che lascia senza fiato sull’intero arcipelago delle Eolie.

Lingua

A soli 3 km da Santa Marina Salina e raggiungibile a piedi o in autobus lungo la strada principale, Lingua è un romantico paesino sul mare con alcuni alberghi, trattorie e una piccola spiaggia. Il lungomare, via Manzoni conduce al centro abitato, le case sono dipinte di bianco e azzurro cielo, tipico colore eoliano, con pomodori ed erbe appesi all’esterno ad essiccare. Salina prende il nome dal minuscolo lago di acqua salmastra vicino al faro e alla spiaggia, molto suggestivo al crepuscolo.
Da Lingua parte un sentiero che risale il Monte Fossa delle Felci. Le terre sono coltivate soprattutto a grano ed orzo, non appena inizia la salita si vedono uliveti che più avanti cedono il posto ai vigneti.

Malfa

Completamente diversa da Santa Marina, Lingua e Rinella, è costituita sulla costa che digrada verso il mare e ha un’atmosfera tranquilla e riservata. La strada principale scende serpeggiando fino all’abitato attraverso viuzze che ospitano alberghi magnifici. È il centro abitato più grande dell’isola e ha una piccola spiaggia di ciottoli decorata da piccole case di pescatori in rovina. Il Museo dell’Emigrazione Eoliana permette di rendersi conto delle proporzioni e degli effetti dell’emigrazione degli eoliani.

Pollara e Rinella

Nella spiaggia di Pollara furono girate quasi tutte le scene del film Il Postino. La discesa è impegnativa ma la spiaggia ha come sfondo la scogliera vulcanica. La strada per Rinella scende tortuosa fino al porticciolo, accanto ad esso si trova una piccola spiaggia di sabbia nera. Rinella è molto caratteristica con le sue case rosa salmone, bianco perla e blu mare, ed è anche un noto centro per la pesca subacquea.