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Agrigento e la Valle dei Templi

L’interesse per questa città è focalizzato sulle notevoli rovine di Akragas, la “città più bella dei mortali” secondo Pindaro, situata a 2 km più in basso. Disposti in fila lungo un crinale il mare, i suoi templi dorici sono le rovine greche più affascinanti e suggestive della Sicilia, uniche al di fuori della Grecia.

Nel 581 a.C. i coloni provenienti dalla vicina Gela e da Rodi fondarono la città di Akragas tra i fiumi Hypsas e Akragas. Era l’evento conclusivo di un processo di espansione che aveva visto Gela espandersi a ovest lungo i punti più alti delle loro rotte commerciali, sottomettendo ed ellenizzando le popolazioni indigene a mano a mano che avanzavano.
I coloni circondarono Akragas di possenti mura, formate in parte da una cresta più alta dove costruirono l’acropoli (dove oggi si trova la città moderna). Il confine meridionale della città antica era costituito da una seconda collina più bassa, e fu qui, nella cosiddetta Valle dei Templi, che nel V secolo a.C. gli architetti della città eressero i loro edifici sacri.

Questi Templi sono di eccezionale bellezza ed estremamente scenografici, e riflettono l’opulenza e il lusso dell’Antica Agrigento: "Atene con miglioramenti!" Scrisse Henry Adams nel 1899. Ma, come spesso accade, la supremazia ellenica di Agrigento non potè nulla contro il crudele corso della storia della Sicilia.
Conquistata e saccheggiata da successive ondate di cartaginesi, romani, saraceni e normanni la città antica perse il suo status e molti dei suoi tesori più raffinati.

Se arrivate con mezzi pubblici vi troverete direttamente nel centro città. A questo punto avete due possibilità: saltare direttamente sull’autobus che vi porta al parco archeologico, la Valle dei Templi, per una visita di una giornata ai monumenti oppure visitare la città.
I treni arrivano alla Stazione Centrale, al confine della città vecchia, dove ci sono un magnifico giardino e un deposito bagagli.
La città vecchia si estende a ovest delle tre piazze principali collegate fra loro: Piazza Marconi, Aldo Moro e Vittorio Emanuele, l’arteria principale di Agrigento è Via Atenea, che da Piazza Aldo Moro si dirige a ovest

Cosa vedere

Agrigento moderna vanta di un centro storico interamente medievale. A differenza delle modeste strade principali di alcune città siciliane, la lunga arteria centrale, Via Atenea, è una sorta di rivelazione, potendo vantare una serie di bei negozi, gioiellerie, boutique, librerie e pasticcerie, ed è davvero un piacere guardare le sue vetrine, specialmente nel tardo pomeriggio, quando è chiusa al traffico.
Le vie che si diramano da Via Atenea sono di tutt’altro genere: vi si affacciano infatti palazzi cadenti e minuscoli cortili che rendono piacevole girare senza meta, anche se vale la pena soffermarsi su un paio di edifici in particolare.

Abbazia di Santo Spirito

A nord di Via Atenea, l’antica, notevole Abbazia di Santo Spirito, in fondo a Via Foderà, fu costruita per le monache cistercensi nel 1290 ma in seguito molto maneggiata. All’interno, gli elaborati e fantasiosi stucchi monocromi del Serpotta, del primo Settecento, adornano le pareti e il soffitto e cupola.
Al piano di sopra, appena prima dell’ingresso del piccolo Museo del folclore, sono esposti alcuni decorativi dipinti ottocenteschi di angeli e santi intarsiati di madreperla, metre il museo stesso contiene manufatti locali, fra cui strane brocche e forma di ometto con un tricorno ai templi.

La zona più antica...e il Duomo...

Via Atenea attraversa la parte più antica della città, gli edifici più grandiosi della quale si trovano all’estremità occidentale, intorno al Municipio in Piazza Sinatra, ospitato in un convento del Seicento. Da qui strade strettissime e molto ripide risalgono la collina, superando la chiesa di Santa Maria dei Greci, costruita sopra un tempio greco del V secolo a.C.
Nella navata sono riconoscibili le lisce colonne del tempio, mentre all’esterno si possono vedere, da un tunnel sotterraneo nel cortile pieno di fiori, le colonne inglobate nelle fondamenta della chiesa, all’interno sono visibili affreschi bizantini.

Via Duomo conduce all’imponente Duomo, situato su una terrazza in cima alla collina e prospiciente una vasta piazza più in basso. Il Duomo fu eretto in origine nell’XI secolo, ma fu ampliato nel XII-XIV secolo e inseguito rimaneggiato più volte.
Lungo il fianco si possono vedere i resti delle strutture più antiche; il campanile mozzo, con le monofore e un balcone arabo-normanni in stile gotico-catalano.

Valle dei Templi (Agrigento)

Una strada tortuosa scende serpeggiando da Agrigento alla meravigliosa Valle dei Templi, un complesso di templi e mura dell’antica città di Akragas, una delle maggiori attrattive di tutta la Sicilia. Dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, da sola è una valida motivazione per visitare la costa mediterranea dell’isola.

I cinque templi dorici non si trovano in una valle ma su un crinale, costruiti in modo da essere visibili da ogni parte e fungere da riferimento per le navi in arrivo. Anche se il loro stato di conservazione non è omogeneo, i monumenti rendono l’idea di quale dovesse essere l’aspetto di una delle città più ricche della Magna Grecia. La visita del sito ispirò le parole con sfumature liriche: “Mai più nella nostra vita avremo occasione di provare una gioia simile a quella suscitata dallo stupendo panorama di questa splendida valle. Il periodo migliore per apprezzare pienamente l’incanto del luogo è tra febbraio e marzo, quando tutti i mandorli della valle sono in fiore.

L’area archeologica è divisa in una zona orientale e una occidentale dalla SS118 che da Agrigento raggiunge il sito. Nei pressi degli ingressi alle due zone si trovano il parcheggio e la biglietteria principale, dove potete chiedere informazioni sulle visite guidate o noleggiare un’autoguida. Caotico e affollato, il Piazzale dei Templi occupa, non a caso, lo spazio dove un tempo si trovava l’agorà. L’entrata migliore è quella che si affaccia su Via Panoramica vicino al Tempio di Giunone Lacinia. Per visitare i Templi occorre circa un’intera giornata, nel tardo pomeriggio i templi si rivestono di una luce ambrata da qualunque prospettiva li si osservi.

Per ulteriori informazioni consultare: www.lavalledeitempli.it

Cosa vedere alla Valle dei Templi

Il museo Archeologico

A circa metà strada tra la Valle dei Templi e la città si trova il Museo Archeologico, che ospita una vasta e ben illustrata collezione di manufatti rinvenuti durante gli scavi. La sala 1 propone una pianta archeologica dell’antica Akragas, molto utile per farsi un’idea delle proporzioni della città. La sala 3 presenta una ricca collezione di ceramiche nere e rosse che vanno dal VI al III secolo a.C. tra cui spicca un pregevole cratere di ceramica rossa.

Nella sala 6 potrete ammirare uno dei pezzi forti della collezione, un telamone alto 7.75 m e le teste di altri tre, oltre a un’eccellente ricostruzione dell’imponente tempio di cui le statue facevano parte. La sala 9 custodisce un efebo scolpito in marmo bianco e risalente al 470 a.C. Le ultime sale contengono reperti provenienti da altre zone della provincia, fra cui sono degne di nota le magnifiche ciotole di ceramiche e gli elmi in bronzo.

Del museo fa anche parte la Chiesa di San Nicola, una chiesa cistercense del XIII secolo con un portale gotico e, all’interno, un sarcofago romano decorato da un mirabile rilievo raffigurante il mito di Fedra. Sul sagrato della chiesa si trova un’antica cavea assembleare a forma di teatro, costruita nel secolo III a.C. per le adunate pubbliche. Accanto sorge l’Oratorio di Falaride un tempio risalente al I secolo a.C. trasformato in oratorio in epoca medievale.

Il borgo medievale

Dopo una giornata trascorsa in mezzo ai templi, può essere rilassante passeggiare per le strette e ripide stradine del borgo medievale. Sulla sommità di una tortuosa scalinata a nord di Via Atenea sorge l’Abbazia di Santo Spirito fondata intorno al 1290 dai cistercensi. Al piano superiore è allestito il piccolo Museo Civico miscellanea di oggetti illustrati. A est di Via Duomo si trova la piccola Chiesa di Santa Maria dei Greci accessibile attraverso un grazioso giardino di palme e cipressi. Circa a 300 metri a nord – ovest della chiesa sorge la magnifica Cattedrale di Agrigento costruita nell’anno 1000 e dedicata al primo arcivescovo della città.

Feste, manifestazioni e divertimenti alla Valle dei Templi

Sagra del Mandorlo in Fiore: la festa più importante dell’anno celebrata quando la Valle dei Templi è un tripudio di fiori di mandorlo(prima domenica di febbraio, escluse variazioni non previste).

Festa di San Calogero: In occasione di questa festa, che si protrae per una settimana, la statua di San Calogero, che salvò Agrigento dalla peste, è portata in processione per la città, mentre gli spettatori al suo passaggio lanciano pani votivi(prima domenica di luglio, escluse variazioni non previste)

Teatro Pirandello: Il teatro di Agrigento dedica ampio spazio alle opere del suo cittadino più illustre, Luigi Pirandello. La stagione va da ottobre a marzo. Per maggiori informazioni rivolgersi agli uffici turistici o consultare il sito ufficiale del teatro