isola di lipari

Isola di Lipari

Lipari, “la capitale” delle Isole Eolie, è la più popolosa e la più frequentata isola dell’arcipelago, soprattutto perché è situata nel centro. Con un elevato numero di alberghi e ristoranti, è il punto di partenza più attrezzato per visitare le altre isole.

L'isola di Lipari si raggiunge via mare con aliscafi, dai porti di Napoli, Messina, Milazzo, Palermo e Reggio Calabria mentre con navi dai porti di Napoli e Milazzo.

I turisti sbarcano in uno dei due porticcioli di Lipari città: Marina Lunga e Marina Corta. I porti sono situati ai due lati della piccola città sul promontorio. Qui si potranno visitare la cattedrale e il museo archeologico. Il centro cittadino si estende tra i due porti, nella strada principale, Via Vittorio Emanuele, si potrà usufruire dei servizi di banche, uffici e ristoranti.

Lipari città presenta una fantastico gioco di colori pastello immortalati sulle mura delle sue case, anche se la continua e consistente affluenza di turisti ha portato all’apertura di negozi che vendono articoli da spiaggia e tavole da surf lungo la via principale. La cittadina mostra tutto il suo fascino più autentico nelle stradine secondarie e nella zona attorno alla cattedrale.

A nord di Lipari, tra le frequentate spiagge di ciottoli di Canneto e Porticello, sorge l’insediamento industriale per l’estrazione e la lavorazione della pomice.

Cosa vedere a Lipari

Castello di Lipari

Dopo la devastazione ad opera di Ariadeno Barbarossa nel 1544, gli spagnoli ricostruirono e fortificarono Lipari. L’aspetto odierno del Castello di Lipari è determinato dalla maestosa cinta muraria, che si conserva relativamente intatta. Lungo le strade del castello vi sono delle targhe che illustrano i vari strati portati alla luce dagli scavi archeologico, permettendo agli archeologi di tracciare una mappa cronologica che viene utilizzata per datare i reperti rinvenuti anche in altre zone del Mediterraneo.

Al castello si accede grazie ad una scalinata che conduce alla secentesca “Cattedrale di San Bartolomeo”, eretta sulla precedente cattedrale normanna, distrutta da Ariadeno Barbarossa, pirata e ammiraglio della flotta ottomana. Della precedente costruzione resta solo il chiostro benedettino del XII secolo. Intorno alla cattedrale ci sono un paio di chiese barocche in rovina, ma la zona più interessante è quella degli “scavi archeologici” nella parte settentrionale del castello, dove sono stati portati alla luce reperti risalenti a un periodo che va dal Neolitico all’epoca romana. È praticamente impossibile dare un senso alle rovine senza visitare il museo.

Museo Archeologico Eoliano

Ospita una collezione di reperti tra le più complete d’Europa, la sezione archeologia è divisa in due edifici:l’ex Palazzo Vescovile è dedicato ai manufatti provenienti dagli scavi condotti a Lipari. La mostra inizia con il Neolitico e l’Età del Bronzo al piano superiore e continua in ordine cronologico fino ai reperti di epoca romana.

Al lato della cattedrale c’è la sezione classica, ospita i reperti rinvenuti in una necropoli di Lipari risalente all’XI secolo a.C. La mostra comprende una ricca collezione di urne sepolcrali e ricostruzioni di un sito funerario dell’Età del Bronzo e della necropoli di Lipari. Al piano superiore si può ammirare uno straordinario assortimento di vasi decorati e una ricchissima raccolta di terrecotte teatrali di epoca ellenistica. Nell’ultima parte del museo si trova la sezione epigrafica, in cui si possono ammirare cippi e stele della necropoli di Lipari, oltre ad una sala con tombe greche e romane.

Altre cose da vedere...

Un altro luogo che vale la pena visitare è il Parco archeologico della Contrada Diana, dove gli scavi hanno restituito un tratto delle antiche mura greche risalenti al V e al IV secolo, e resti di case di epoca romana. All’estremità sud-occidentale del parco c’è la necropoli e nell’erba sono ancora visibili i cippi funerari. Il parco non è sempre aperto al pubblico ma molti dei resti sono posti nel museo.

Osservatorio

A sud del centro di Lipari si trova l’osservatorio, una piccola struttura con un compito importante: monitorare l’attività vulcanica e sismica nel Mediterraneo, offre inoltre una vista fantastica sul mare e sul'isola di Vulcano.

Spiaggia bianca

A circa 4 km a nord di Lipari si incontra la spiaggia bianca, la più frequentata dell’isola. Il suo nome deriva dal colore della pomice che un tempo la ricopriva e che, lentamente dilavava dal mare agitato inverno dopo inverno, ha assunto una tonalità grigiastra.

Campo Bianco

Schierati lungo la costa, sotto il Monte Pilato, si vedono i pontili e le attrezzature per l’imbarco della pomice. Immerse in un’atmosfera surreale, le cave di pomice sono tra le zone più belle dell’isola per un tuffo, ci si può rotolare lungo le colline di polvere bianca che precipitano nelle acque limpide del mare. Le cave di pomice sono accessibili solo in barca; la maggior parte delle escursioni organizzate prevedono una sosta per consentire ai partecipanti di fare il bagno. La pomice fuoriuscì dal cratere del Monte Pilato durante l’ultima eruzione, avvenuta nel 700 d.C. Da questo cratere si è formata anche la colata di ossidiana delle Rocche Rosse. Il cratere può essere raggiunto percorrendo un sentiero che si diparte dall’estremità settentrionale di Campo Bianco.

Ed inoltre...

Quattrocchi: zona verde che offre una meravigliosa vista su Vulcano.

Piano Conte: il centro agricolo dell’isola.

Terme romane di San Calogero: famose per le acque che sgorgavano a una temperatura costante di 60°C.

Spiaggia di Vinci: tranquilla caletta di ciottoli lambita da acque meravigliosamente pulite e molto invitanti.