Isola di Ustica

Già capitale di un turismo internazionale, Ustica, a un'ora di nave da Palermo, costituisce a buon diritto un caso esemplare nella gestione e pianificazione territoriale delle Aree marine protette.

Un'intensa attività di salvaguardia, unita alla ricerca ed alla promozione, ha infatti attivato qui un intenso flusso turistico supportato da una serie di manifestazioni culturali e sportive dedicate all'ambiente.

Vinte le resistenze locali, ed istituita la tutela nel 1982, è di fatto sottoposta a vincolo dal 1986, con una storia burocratica che ha fatto da apripista in italia.

E così questo scoglio di nove chilometri quadrati è oggi capitale internazionale delle discipline subacquee e parco marino scientifico. Una realtà che racchiude in sè una biodiversità tale da rappresentare ben il 50% delle specie di flora e di fauna mediterranee.

Per questo motivo è considerata un must dai sea-watchers e dagli appassionati di escursioni subacquee. L'isolotto è caratterizzato da rocce vulcaniche. Una morfologia che influenza anche i fondali e, del resto, tutta la vita sottomarina.

L'ideale è attrezzarsi per le escursioni di profondità, anche se già in basso fondale ci appare una visione nitida delle imponenti masse di roccia a 40 metri che scendono in profondità. Sia che si sia esperti delle profondità, che neofiti alla prima immersione, l'emozione è però assicurata. Anche per i novelli l'isola offre corsi e lezioni di subaquea organizzate per gradi e livelli.

Così, anche sottocosta, piccole grotte e cunicoli a misura umana ci riserveranno l'incontro di saraghi e donzelle, paguri e cernie, polpi e molluschi.